Non si arriva al Preah Vihear Temple per caso. Situato al confine tra la Cambogia e la Thailandia é stato a lungo conteso tra i due stati fino al giorno in cui la corte internazionale di giustizai dell’ONU ha stabilito che fa parte della Cambogia. Se vi siete sempre chiesti quali sono le competenze dell’ONU e il suo ruolo sulla scena internazionale, ora vi sarete forse fatti un’idea. Non conosco i dettagli storici di questa lotta di sovranità sul tempio ma credo che i motivi recenti fossero più economici che geopolitici visto che il tempio é partrimonio dell’UNESCO e quidi potenzialemente sorgente di soldi e turisti. Potenzialemente perché la sua situazione essendo altamente strategica in caso di guerra, é altamente non strategica per accessibilità. Comunque non disperate, i minibus e taxi condivisi vi porteranno ovunque in Cambogia e quindi vi consiglio di prendervi un po’ di tempo per recarvi a Sra Em e godervi la tranquillità e la bellezza del tempio piu isolato del paese. A Sra Em troverete facilmente una guest house e una guida per il Preah Vihear Temple. In realtà la guida non é altro che una persone che vi accompagnerà in moto in macchina all’ufficio del turismo ai piedi del promontorio su cui sorge il tempio. Da li’ una moto o macchina ufficiale vi porterà all’ingresso del complesso costruito per Shiva intorno al decimo secolo. Quei pochi kilometri in moto, tra curve a gomito e salite ripidissime passati aggrappata, senza casco, alla guida per non cadere giù sono uno dei miei ricordi di viaggio (viaggio nel senso proprio di spostamento da un punto A ad un punto B) più vividi! Arrivati alle porte invisibili del tempio troverete una vista sconfinata, i soldati thailandesi in lontananza, i tranquilli soldati cambogiani con cui pote scambiare due chiacchiere e una birra tra lo rovine, e tanti bimbi cambogiani che vi manderanno baci con le loro manine appiccicaticcie. Il tempio é molto bello ma il sito in sé ancora di più.
